Ecco a voi la naturale conclusione del mio periodo a Riga. Consigli di viaggio, opinioni, suggerimenti da parte di chi ha cercato di vivere come qualcuno del luogo e non da turista.
Vi presento il mio personale abbecedario sulla Perla del Baltico.
A come Aeroporto (ovvero come Arrivare a Riga)
L'Aeroporto Internazionale di Riga (Lidosta Rīga) si trova ad appena 10 km dal centro. E’ facilmente raggiungibile con gli autobus di linea oppure in taxi. Personalmente vi consiglio la compagnia Panda Taxi: economica, funzionale e con free wifi!B come Berga Bazārs
Un angolo insolito, una galleria commerciale quasi nascosta, che racchiude negozi e romantici cafè. Qui potrete trascorrere un piacevole pomeriggio di shopping o prendere un thè ... Da non perdere il mercatino all’aperto, ogni primo sabato del mese dalle 10 alle 16.C come Circo
Fondato nel 1888, il Rīgas cirks può ospitare fino a 1200 spettatori. E’ stato uno dei primi circhi d’Europa ad avere al suo interno una rete ferroviaria per gli spettacoli con gli animali. Personalmente non li preferisco, anzi ho preso parte svariate volte alle manifestazioni che li boicottano per preservare la salute degli amici a quattro zampe, ma data la sua posizione centrale in città (Merķeļa iela 4) è impossibile non notarlo e citarlo.
D come Daugavas Promenāde
Una passeggiata lungo il Daugava... un lungofiume rinnovato ed attrezzato fa da cornice ad un’ex zona industriale oggi trasformata in luogo di aggregazione e di eventi culturali. Concerti all’aperto, un affascinante mercatino delle pulci, una galleria d’arte contemporanea e d’inverno una pista di pattinaggio sul ghiaccio coperta e gratuita: il quartiere Spikeri, tra Maskavas, Turgeņeva e Krasta iela,è tutto questo e molto di più.
E come Ērenpreiss
La storia delle biciclette Ērenpreiss inizia nel lontano 1891. Si tratta di veicoli costruiti con lo scopo di durare nel tempo ed essere accessibili a tutti, ma con un design di altissima qualità. Oggi, chi ha la fortuna di aver conservato un modello del nonno o del bisnonno ha la possibilità di restaurarlo perfettamente grazie alle abilità di Toms Ereinpress, bisnipote del fondatore dell'azienda che fu distrutta durante la prima guerra mondiale, e di girare per la città a bordo di un vero pezzo di storia.F come Festival
Potrei enumerare il numero di Festival cittadini ai quali ho partecipato, ma ne tralascerei alcuni davvero interessanti ai quali purtroppo non ho potuto prendere parte! Riga è senza dubbio una città attiva e giovane dove l’intrattenimento non manca. Dalle Notti Bianche (Balta Nakts) settembrine al Festival delle Luci (Staro Rīga): quando manca la luce naturale, si illumina la città artificialmente e lo si fa in grande stile! Il Museo Etnografico all’aperto (Latvijas Etnogrāfiskais Brīvdabas Muzejs) ospita nel mese di agosto un Festival dell’artigianato, mentre per gli appassionati di tradizioni medioevali nello stesso periodo è da non perdere il Mercato a tema che si tiene nel cuore del Centrāltirgus. Io ho già preso i biglietti per il Positivus, il maggiore festival musicale del paese giunto alla sua decima edizione, che quest’anno si terrà in una cittadina sulla costa nel mese di luglio.G come Graffiti
Passeggiando per Tallinas iela, alzi lo sguardo e ti ritrovi davanti ad uno spettacolo di arte contemporanea. I graffiti di Rudens Stencil sono una leggenda in Lettonia: pare che tutto sia iniziato nel 2014, con il progetto Black Canvas, quando i migliori graffitari del paese ne hanno approfittato per dare un volto nuovo alle parti grigie della città. L’omaggio all’ormai andata valuta lettone è senza dubbio la sua opera più conosciuta, ma ahimè la location è segreta e non sono riuscita a vederla!H come Hipster
Vintage, alternativo, ecologico: ecco come definirei in lingua italiana un hipster. Immaginate la mia sorpresa nel vedere nella classifica di Skyscanner (e non solo) Miera iela posizionata in pole position tra i quartieri più hipster del mondo. E’ qui che negli ultimi mesi si sono moltiplicati i bar, i caffè e le discoteche fra i vecchi edifici abbandonati e al loro interno. Se chiedete a chiunque a Riga, vi dirà che quello più in voga è senza dubbio il Kkc – Kaņepes Kultūras Centrs, un locale che è al tempo stesso sala da tè e sala da concerto.I come Istaba Gallery
Cerchi un posto per mangiare cucina locale rivisitata e tutte le guide ti mandano qui. Non solo quelle istituzionali, ma anche quelle fatte da persone del luogo. Galleria d’arte e ristorante: non saprei dire dove inizia una e finisce l’altra. Ed è proprio questo che la rende un posto unico e decisamente da visitare. Il negozio all’interno poi: una vera delizia!K come Kalnciema Kvartāls
La prima volta che sono stata qui è stato in occasione di un mercato italiano a fine settembre e la prima cosa che ho pensato è stata: voglio tornarci spesso! E’ un luogo incantevole, tra gli alberi e le caratteristiche costruzioni in legno. Cafè, ristoranti e mercato all’aperto: il mio luogo dell’anima.L come Legno
L’artigianato lettone vanta diverse specialità: dalla produzione di miele alla lavorazione dell’ambra e del legno. Il Museo Etnografico all’aperto (Latvijas Etnogrāfiskais Brīvdabas Muzejs) vanta una collezione di manufatti lignei unica al mondo: dai mobili ai giocattoli, dalle abitazioni alle imbarcazioni, scoprirete i mille volti di una tradizione secolare. Ancora oggi si prediligono le costruzioni in legno, che ho scoperto essere molto più calde di quelle in cemento!M come Mercato
Si sa, gli italiani ci tengono molto alla tavola e quindi uno dei luoghi dove ho trascorso più tempo è il Mercato Centrale (Centrāltirgus). Hangar per dirigibili Zeppelin tedeschi degli anni ‘20 riconvertiti in uno spazioso e quanto mai vario mercato coperto. Pensavo fosse solo un posto per turisti, ma al contrario è un vero e proprio punto di ritrovo per gli abitanti della città che qui possono trovare prodotti locali e non solo.
N come Natura
Incontaminata, immutata, intoccata. Correre nei parchi pubblici, passeggiare nel bosco, andare in bicicletta lungo il fiume: a Riga è possibile immergersi nella natura pur restando in città. E se camminare a Mežaparks è uno spettacolo d’estate, lo è ancora di più d’inverno.O come OPERA
Svetta tra gli edifici del centro storico la sede dell'Opera Nazionale Lettone (Latvijas Nacionālā Opera un Balets). Un edificio in stile neoclassico che ospita oggi cantanti d’opera e ballerini tra i più acclamati sulla scena internazionale... ed anche una festa di Capodanno niente male!P come Ponti
Non saranno famosi come quelli francesi, ma di sicuro meritano qualche riga. Il Daugava è sormontato da cinque imponenti ponti. Il più celebre è il Ponte di Pietra (Akmens Tilts) che collega la città vecchia, dalla piazza del Municipio e della Casa delle Teste Nere, al nucleo più moderno della città e alla nuova Biblioteca Nazionale. Il più fotografato, soprattutto di sera quando i profili degli archi illuminati si specchiano nelle acque del fiume, è il Ponte della Ferrovia (Dzelzceļa tilts): qualcuno dice che lo spettacolo visivo che offre sia paragonabile alle aurore polari. Nel parco che costeggia il centro storico, un canale artificiale è tagliato da ponticelli più o meno grandi che contribuiscono degnamente all’atmosfera romantica dell’intera città.Q come Quattro Stagioni
Non mi riferisco né alle composizioni di Antonio Vivaldi, né alla celebre pizza italiana con prosciutto, carciofini ed olive, bensì al trascorrere naturale del tempo suddiviso dall’uomo in quattro periodi. Eh si, perché a Riga il passaggio dall’estate all’autunno e da quest’ultimo all’inverno è stato facilmente riconoscibile: non solo il cambiamento climatico evidente, ma anche di paesaggio. Uno scenario composto da alberi rigogliosi e verdissimi ha lascia il posto verso metà ottobre a foglie cadenti gialle ed arancioni, che a loro volta sono state sostituite agli inizi di dicembre da centimetri e centimetri di soffice neve.R come Rundāles Pils
Costruito nella prima metà del 1700 su disegno dell'architetto italiano Bartolomeo Rastrelli, il Palazzo di Rundāle, a pochi chilometri da Riga,è il maggiore esempio di barocco della Lettonia. Manco a dirlo, è circondato da un vastissimo parco decorato da fontane danzanti e florida vegetazione.
S come Skyline Bar
Che sia per un brunch, un the o un aperitivo, il bar al ventiseiesimo piano del Radisson Blue Hotel deve essere una tappa obbligata. Si gode della vista migliore di tutta la città (sicuramente da provare anche quella dalla cima della sede dell’Accademia delle Scienze Latvijas Zinātņu Akadēmija) e i prezzi non sono eccessivi.T come TAVERNA (dove mangiare a Riga)
In Italia, una taverna è un locale in cui si mangia arredato in stile rustico. Che sorpresa scoprire che ha lo stesso significato anche in Lettonia! La cucina lettone è stata influenzata fortemente da quella tedesca e russa. L’offerta gastronomica non è assai vasta, ma senza dubbio da provare. Inoltre, sono molti gli chef stellati che oggi propongono rivisitazioni moderne della cucina tradizionale, con notevoli apprezzamenti della critica.U come Università
L’offerta formativa è davvero ampia. Ogni anno accademico la Lettonia ospita studenti provenienti dal Caucaso e dai paesi limitrofi, per questo l’ambiente è multiculturale e diversificato. Inoltre, sono molti gli studenti europei che scelgono di fare l’Erasmus qui: non solo la vita notturna è quanto mai varia, ma anche di giorno non mancano le cose da fare e da vedere.V come Vecrīga
Il centro storico della capitale lettone (Vecrīga) è patrimonio dell’UNESCO dal 1997. E’ un suggestivo labirinto di stradine in cui girovagare, alzando sempre lo sguardo per non perdere nessun dettaglio dei tetti (compreso il famoso gatto nero). Non saprei consigliarvi un percorso da seguire, ma fate in modo di non perdere i Tre Fratelli in Maza Pils iela, la facciata del ristorante Zilā govs (Meistaru iela 21) e il passaggio nell’ex convento in Kalēju iela.W come WIFI
Vi sorprenderà già appena arrivati trovare il wifi gratuito sul taxi. E poi di nuovo sul tram, in ogni bar o ristorante... insomma, più o meno dappertutto. La connessione internet della Lettonia è la più veloce d’Europa e la copertura wifi di Riga supera ogni altra città europea.Z come Ziemassvētki
Nella piazza del Duomo di Riga si respira aria di Natale già verso la fine di novembre. Proprio qui, dove venne realizzato il primo albero decorato della storia nel 1476, si svolge un mercatino natalizio a dir poco adorabile. Si respira un’atmosfera perfetta, tra bancarelle, abete illuminato e vino caldo. A completare il tutto, concerti gratuiti di canzoni natalizie e non solo./il 20 gennaio/
Tre capitali, tre paesi indipendenti, ma da sempre associati, quantomeno nell’immaginario collettivo degli italiani.
Ora che li ho visitati tutti, vi dico cosa ne penso.
Vilnius è una città immersa nel verde, con un centro storico Patrimonio dell’Unesco per il suo stile barocco ed un moderno quartiere di grattacieli. Le chiese ortodosse e cattoliche (che qui non sono una rarità a quanto pare) si alternano a scorci inaspettati, a ponticelli pedonali e musei divertenti (da non perdere quello della moneta). La zona che ho preferito, che consiglio a tutti di visitare, è la “Repubblica degli Artisti”: leggere la sua costituzione è stata davvero fonte di ispirazione. E’ la capitale più vicina all’Europa, non solo fisicamente, ma anche nella sua struttura urbana.
Di Tallinn, del suo centro storico pregnante di storie e leggende medievali, ma anche e forse soprattutto della sua parte moderna con magazzini e fabbriche riconvertiti in locali e ristorantini, mi sono innamorata a prima vista. L’accoglienza che mi ha riservato non è stata delle migliori (una forte nevicata e venti gradi sotto lo zero), ma questa rigida temperatura non mi ha fermata: volevo vedere tutto di questa capitale baltica così “lontana” dalla Russia e così vicina alla Finlandia. Senza dubbio un’ulteriore nota positiva da parte mia va alla cucina locale.
Riga in una parola? Unica. E non lo dico perché è quella in cui ho vissuto, bensì perché è stata “casa” fin da subito. E’ piccola, ma c’è tutto quello che serve. E’ organizzata, ordinata, pulita ed accogliente. E’ piena di vita, ma mai rumorosa. E’ tranquilla, ma mai noiosa. E’ ricca di storia e fiera del suo passato. Musei, ristoranti, mercati: impossibile dire cosa ho preferito. E se basta un week-end per vederla tutta, non sono bastati cinque mesi per viverla tutta.
Per approfondire il lessico italiano:
Vilnius, capitale della felicità
Leggende estoni. La Dama Bianca di Haapsalu.
L’inclusione dei Paesi Baltici nell’Unione Europea.
Vocabolario:
associati = linked = vienoti
immaginario collettivo = collective consciousness = kolektīvā apziņa
scorcio = glimpse = zibsnis
pregnante = weighty = piepildīta
riconvertiti = transformed = pārvērsti
fiera = proud = lepna
/il 9 gennaio/
Venti chilometri a nordovest di Riga c’è un luogo di cui mi sono letteralmente innamorata. Lunghe distese di sabbia dorata che si affacciano sul Mar Baltico, caratteristiche costruzioni in legno che accolgono turisti, ma anche quanti vogliono riposarsi dallo stress quotidiano, un corso pedonale dove si alternano ristorantini e negozietti: in una parola, Jūrmala.
D’estate, è il luogo ideale per un drink in riva al mare, in uno dei tanti bar all’aperto dove quasi sempre c’è musica dal vivo.
D’inverno, uno spettacolo mozzafiato si è offerto alla mia vista: il mare ghiacciato. Nessuna onda che bacia la riva, nessun bagnante, neanche un uccello in volo… ma bambini che giocano, quelli sì! Con slittini e bob! Il mare d’inverno ha suoni e colori diversi, ma l'orizzonte infinito è sempre lo stesso...
Una curiosità che mi hanno insegnato i miei amici lettoni è che questa ridente cittadina e stazione termale (numerose sono infatti le sorgenti presenti sul territorio) è gemellata dal 1986 con Terracina, una località balneare non lontana dalla capitale italiana. Entrambe hanno ricevuto il prestigioso riconoscimento della Bandiera Blu ed entrambe offrono turismo naturalistico e marino. Provare per credere!
Per approfondire il lessico italiano:
Terracina, città d’arte.
Campeggiare a Jūrmala, dove il bosco incontra la spiaggia.
Scopri le spiagge italiane che hanno ottenuto la Bandiera Blu nel 2015.
Vocabolario:
pedonale = pedestrian = gājēju
mozzafiato = breath-taking = elpu aizraujošs
bagnante = bather = peldētājs
slittino = little sledge = kamaniņas
ridente = lovely = jaukā
stazione termale = health spa = spa
gemellata = twinned = sadraudzības
località balneare = holiday resort = kūrortpilsēta
riconoscimento = recognition = atpazīstamība
marino = marine = jūras
campeggiare = go camping = doties pārgājienā
/il 31 dicembre/
Chi se l’aspettava che in Lettonia seguissero l’oroscopo cinese! All’inizio non capivo perché la città fosse invasa da scimmiette di tutte le forme e colori e poi ho capito: pare che il 2016 sia l’anno della scimmia! Statuine, candele, bicchieri: l’importante è averne una in casa. Secondo quest’antica credenza orientale, gli anni sotto questo segno portano innovazione e cambiamento, eccezionali opportunità da cogliere al volo.
E poi ci sono i Laimītes: piccoli portafortuna di metallo che contengono un messaggio, un augurio o una premonizione per l’anno che verrà. Dopo aver estratto il bigliettino dall’interno, bisogna scioglierli sul fuoco e poi gettarli subito nell’acqua gelata. La forma che prendono è un ulteriore profezia da interpretare.
Ovviamente anche io ne ho comprato qualcuno. Mi hanno consigliato di prendere quello del mio anno di nascita, il drago.
Ad ogni animale è legato un elemento e quello dell'anno prossimo sarà il fuoco quindi stasera è d’obbligo indossare qualcosa di rosso. In Italia è tradizione mettere biancheria intima rossa a Capodanno, per cui stanotte, per una fortuita coincidenza, spero di ricevere fortuna da entrambe le parti mentre saluto il 2015 ed accolgo il 2016 sul lungofiume di Riga.
Come diceva la mia nonna, “buona fine e buon principio a tutti”.
Per approfondire il lessico italiano:
Leggi il tuo oroscopo 2016.
In Italia il Capodanno si festeggia in piazza.
Capodanno in Italia: tradizioni, usanze e riti.
Vocabolario:
aspettarsi = to expect = būt gaidījušam
cogliere al volo = to seize the moment = izmantot izdevību
premonizione = premonition = vēstījums
profezia = prophecy = pareģojums
fortuita = accidental = nejauša
coincidenza = coincidence = sakritība
/il 21 dicembre/
Nel profilo della città sulla riva sinistra della Daugava svetta un edificio alquanto singolare: moderno, avveniristico, senza dubbio di grande impatto visivo. Chi è stato a Riga dopo il 2014 ha certamente capito di cosa parlo: la nuova sede della Biblioteca Nazionale Lettone.
Il Gaismais Pils (letteralmente Castello di Luce) è un struttura di poco più di 40 mila mq, costata circa 285 milioni di euro, che contiene oltre 4 milioni di documenti. Oggi apre le sue porte non solo ai più accaniti lettori, ma anche a turisti ed appassionati di architettura.
L’ideatore del progetto Gunnar Birkerts (statunitense di origine lettone) ha dichiarato che la forma dell’edificio incorpora riferimenti alla storia popolare della Lettonia, e in particolare al racconto dei tre uomini che scalano a cavallo una montagna per liberare una principessa imprigionata: è evidente la metafora alla lotta condotta per la conquista dell'indipendenza.
Dopo la visita, è d’obbligo una sosta nell’elegante Kafejnīca al piano terra (che per i lettoni è il primo piano). La quantità di studenti che la frequenta ogni giorno testimonia che in fondo, nonostante l’avvento delle nuove tecnologie multimediali, resta il bisogno di un luogo di aggregazione che sia contemporaneamente deposito e sviluppo di arte, conoscenza e creatività.
Anche la mia città ospita una prestigiosa biblioteca nazionale. La "Vittorio Emanuele III" di Napoli (già Reale Biblioteca Borbonica) è una biblioteca pubblica statale che ha sede presso il palazzo reale, in piazza del Plebiscito. La collocazione all’interno di una residenza storica, pregnante di racconti del passato, ha sicuramente il suo fascino, ma purtroppo ne derivano numerosi vincoli che non le permettono di stare al passo con i tempi.
Per approfondire il lessico italiano:
Ulteriori cenni storici sulla Biblioteca Nazionale di Napoli.
A Riga una catena umana di libri inaugura l’apertura della nuova Biblioteca Nazionale.
Dainu Skapis: il mobile che contiene gli oltre 200 mila testi delle canzoni popolari raccolte da Krišjānis Barons.
Vocabolario:
profilo = skyline = panorāma
svettare = to tower = izcelties, slieties
avveniristico = futuristic = futūristisks
accanito = tenacious = izturīgs
incorporare = to incorporate = ietvert
avvento = advent = atnākšana
collocazione = position = izvietojums
pregnante = rich in = bagāts
al passo con i tempi = up with the times = iet līdzi laikam
/l'11 dicembre/
Quanti italiani! Quanti italiani hanno scelto Riga per il ponte dell’Immacolata.
Passeggiando per le strade del centro, tra un mercatino di Natale ed una pista di pattinaggio sul ghiaccio, sorseggiando Ziemassvētku dzēriens (la tradizionale bevanda calda natalizia), mi sono sentita come catapultata al nord Italia: quasi dappertutto si sente un chiacchiericcio settentrionale!
I voli da Milano o da Bergamo con Ryanair costano davvero poco: sarà per questo che molti miei connazionali hanno deciso di trascorrere questo weekend lungo nei paesi baltici.
In effetti, facendo un giro sul web ho scoperto che molte agenzie turistiche hanno venduto questa destinazione definendo la capitale lettone “un piccolo tesoro architettonico in stile liberty, pittoresco e affascinante” o anche “una perla rara affacciata sul Mar Baltico”.
Mi dispiace solo che abbiano trovato cattivo tempo: un cielo plumbeo ed un forte vento freddo.
L’8 dicembre è tradizionalmente il giorno in cui iniziano le “feste di Natale”, il giorno in cui nelle case degli italiani si addobba l’albero e si fa il Presepe, con tutta la famiglia riunita. Solo nella città di Milano la tradizione vuole, invece, che tutto ciò prenda inizio il giorno prima, a Sant’Ambrogio, il Santo Patrono del capoluogo lombardo.
Attorno alla festa dell’Immacolata Concezione di Maria ci sono molte tradizioni. In molte zone rurali della penisola, c’è la tradizione, che deriva dal mondo contadino, dei falò. Uno dei luoghi suggestivi nei quali si perpetra questa tradizione antica è Castellamare di Stabia, in provincia di Napoli.
Molte sono le donne italiane che portano questo nome: Immacolata (con tutti i suoi diminutivi: Concetta, Titti, Imma). Auguri a tutte voi!
Per approfondire il lessico italiano:
Dove andare in Italia per il ponte dell’Immacolata? I consigli di Vanity Fair.
Le mete estere economiche scelte dagli italiani per il ponte dell’Immacolata.
Castellammare di Stabia (NA): continua la tradizione
Vocabolario:
ponte (qui inteso come continuazione del weekend fino a martedì, festa religiosa dell’Immacolata, in cui in Italia non si lavora) = bridge,but in this case it means a long weekend because the Holy Feast was on Tuesday so Italians didn't work four days = "garās" brīvdienas
pista di pattinaggio = ice rink = slidotava
sorseggiare (bere a piccoli sorsi) = to sip = malkot
catapultata = thrown = nokļuvusi / iemesta
chiacchiericcio = idle chatter = čalas
connazionali = fellow countrypeople = tautieši
feste = traditionally, Christmas festivity which starts December 8. and ends January 6. = svētku periods
plumbeo = gray = pelēks
falò = bonfire = ugunskurs
suggestivo = evocative = ko var ieteikt apskatīt
perpetrarsi = carry on = iemūžināt
/il 9 dicembre/
Il periodo dell’anno che preferisco. Sarà perché a casa mia abbiamo sempre festeggiato in famiglia, addobbando la casa con mille decorazioni, o sarà perché adoro comprare e ricevere regali, ma il Natale è da sempre la mia solennità favorita.
Quest’anno sarà decisamente diverso dagli altri e non vedo l’ora di festeggiare Ziemassvētki (letteralmente “festa d’inverno”) qui a Riga. Le celebrazioni abbracciano sia il Natale cristiano che quello ortodosso, quindi sarà un periodo particolarmente lungo e ne sono oltremodo contenta. La città è già agghindata a festa, piena di luci e colori.
Nel cuore del centro storico, nella piazza del Duomo, si tiene il mercatino che preferisco. Si respira un’atmosfera perfetta, tra bancarelle, abete illuminato e vino caldo. Secondo la tradizione, il primo abete della storia sarebbe stato decorato proprio qui in Lettonia, nel 1476. Questo primato è rivendicato anche dalla vicina capitale estone, Tallin. A completare il tutto, concerti gratuiti di canzoni natalizie e non solo.
Quest’anno sarà decisamente diverso dagli altri e non vedo l’ora di festeggiare Ziemassvētki (letteralmente “festa d’inverno”) qui a Riga. Le celebrazioni abbracciano sia il Natale cristiano che quello ortodosso, quindi sarà un periodo particolarmente lungo e ne sono oltremodo contenta. La città è già agghindata a festa, piena di luci e colori.
Nel cuore del centro storico, nella piazza del Duomo, si tiene il mercatino che preferisco. Si respira un’atmosfera perfetta, tra bancarelle, abete illuminato e vino caldo. Secondo la tradizione, il primo abete della storia sarebbe stato decorato proprio qui in Lettonia, nel 1476. Questo primato è rivendicato anche dalla vicina capitale estone, Tallin. A completare il tutto, concerti gratuiti di canzoni natalizie e non solo.
In settimana sono stata anche al mercatino in Miera Iela, definita il quartiere Hipster di Riga. Ho trovato un’atmosfera accogliente ed un piacevole odore di biscotti allo zenzero.
In Italia, i mercatini di Natale rappresentano una tradizione soprattutto al nord. L’allestimento è simile a quello che ho visto qui: caratteristiche casette in legno che vendono prodotti di artigianato locale e cioccolata calda. A Napoli, San Gregorio Armeno, si riempie di turisti desiderosi di ammirare le statuine più originali per il Presepe. Nessun napoletano rinuncia ad una passeggiata nella celebre via dei pastori: c’è sempre spazio per nuovi personaggi.
Le celebrazioni natalizie cominciano tradizionalmente l’8 Dicembre (Festa cattolica dell’ Immacolata Concezione) ed è in questo giorno che si inizia la preparazione del presepe. Tutto termina il 6 gennaio quando, secondo un detto popolare, “L’Epifania tutte le feste porta via” .
Per approfondire il lessico italiano:
addobbando = decorating = rotājot
solennità = festivity = svētki
favorita = favourite = tāds, kam dod priekšroku
abbracciare = include = iekļaut
oltremodo = extremely = ārkārtīgi
agghindata a festa = dressed up to the nines = svinīgi ietērpta
in settimana = during the week = nedēļas laikā
pastori = characters in the nativity scene = gani
/il 3 dicembre/
Il Natale è ormai alle porte e, con il buio novembre alle spalle, è giunta l’ora di tirare le somme sulle stagioni che ho visto passare qui a Riga.
A fine agosto, un clima piacevole e molto diverso da quello italiano mi ha accolta: ho lasciato più di 30° per trovarne circa 25°. Una brezza leggera, un sole caldo al punto giusto: la temperatura ideale per passeggiare e godersi la città.
Poi è arrivato l’autunno. Ricordo come fosse ieri la conversazione con una nuova amica:
- “Io indosso già la sciarpa di lana, voi andate ancora in giro senza calze”.
- “Ma che c’entra, tu sei italiana!”
Stando alle previsioni meteo, a Riga è stato un autunno nella media, ma a me sono sempre sembrate “calde giornate d’inverno”.
L’autunno è senza dubbio la stagione che preferisco: le caldarroste, lo scoppiettio del camino, i colori del tramonto. Ma qui ho conosciuto sfumature di giallo ed arancione mai viste prima: le foglie sugli alberi hanno creato uno spettacolo inaspettato ogni giorno.
Ancora oggi, se chiedo a quella stessa amica consigli su come gestire questo freddo che per me inizia ad essere polare, lei mi risponde:
- “Questo non è freddo!”
Segue sorrisino divertito, mentre io mi dispero al pensiero del numero di gradi sotto lo zero che raggiungeremo. In realtà, non vedo l’ora che nevichi di nuovo. Dopo la scorsa settimana, in cui mi sono sentita come una bambina che vede la neve per la prima volta, aspetto solo di rivedere i tetti innevati e il bianco candore che in Italia non vedo mai.
L’anno scorso ha nevicato anche a Napoli, giusto qualche fiocco di fine anno. Ovviamente si è paralizzata tutta la città, mentre qui in un batter d’occhio c’erano spalaneve in azione ad ogni angolo.
Vivere il trascorrere delle stagioni in Lettonia è stato a dir poco fantastico: da un’estate mite ad un rigido inverno, passando per un dipinto autunno. Dal verde dei prati al bianco della neve, paesaggi inaspettati e straordinari.
Per approfondire il lessico italiano:
Un detto italiano recita: “Non esistono più le mezze stagioni”. Per saperne di più, leggi qui.
Differenze climatiche fra il nord e sud in Italia.
Neve a Napoli. Un caso storico.
Vocabolario:
essere alle porte = to be yet to come = būt pie durvīm, tūlīt pienākt
essere alle spalle = to be behind =aiz muguras, būt pagājušam
tirare le somme = to review = kopsavilkt
caldarroste (castagne) = chestnuts = ēdamie kastaņi
scoppiettio del camino = fire crackling popping = sprēgājošs kamīns
sorrisino = little smile = viegls smaids
fiocco (di neve) = snowflake = sniegpārsla
dipinto = painted = gleznots
/il 19 novembre/
Sono comparse bandiere ovunque, perfino sugli autobus. La Lettonia festeggia i suoi eroi... e lo fa in grande stile! A novembre ricorrono le principali feste nazionali del paese e non si puo' non sentirsi coinvolti.
I festeggiamenti iniziano l’11 novembre, giorno in cui si celebra la resistenza dei combattenti durante l'assedio di Riga nel 1919. Si tratta di una festa molto sentita: migliaia di persone rendono omaggio ai loro compatrioti accendendo candele in loro onore. Il lungofiume e le mura del Castello si trasformano in un tappeto di cera e fiori: uno spettacolo a dir poco suggestivo. “Lāčplēša diena” e' il nome di questa festa e deriva dall’eroe del romanzo epico omonimo scritto da Andrejs Pumpurs.
Il giorno in cui si celebra l'indipendenza lettone e' invece il 18 novembre (in questa data, nel 1918, fu proclamata per la prima volta l’indipendenza). Fra gli eventi principali in onore del “compleanno della Lettonia” (come lo chiamano affettuosamente tutti i cittadini) una parata militare, concerti gratuiti e visite guidate. Si inizia con la messa celebrata nel Duomo, in seguito alla deposizione dei fiori davanti al Monumento alla Liberta', e si termina con i tradizionali fuochi d’artificio da godersi accuratamente imbacuccati lungo la Daugava. Immancabile il Festival di Staro Rīga, un appuntamento che attrae cittadini e turisti e che quest’anno inizia proprio in corrispondenza del 97esimo anniversario della Latvijas Republikas proklamēšanas diena.
Per approfondire il lessico italiano:
Il 2 giugno e' la Festa della Repubblica Italiana.
L’origine di Lāčplēša diena.
La storia dell’indipendenza della Lettonia.
Vocabolario:
in grande stile = in style = ievērigi
assedio = siege = aplenkums
compatrioti = compatriots = tautietieši
omonimo = of the same name = tādā pašā vārdā nosaukts
imbacuccati = muffled = satuntulējušies
/il 15 novembre/
Dopo una settimana di pioggia, una domenica di sole. Che bello passeggiare per le vie del centro, ma stasera la mia direzione e' ben precisa: il Teatro dell’Opera. Ho due biglietti per lo Schiaccianoci (Riekstkodis)!
I teatri mi affascinano da sempre. Mi sembra di immergermi in altre epoche, tra nobildonne e signori eleganti. Il balletto, poi, mi trasporta nel mondo dei sogni: le musiche, la scenografia, i costumi… Qui a Riga la compagnia stabile si formo' poco dopo l'indipendenza della nazione (che festeggeremo tra pochi giorni) ed e' a tutt'oggi l'unica compagnia professionistica della nazione.
Piotr Il'ič Čajkovskij compose le musiche dello Schiaccianoci tra il 1891 e il 1892. E' interessante che la prima rappresentazione abbia avuto luogo presso il Teatro Mariinskij di San Pietroburgo, ma diretta interamente dal compositore italiano Riccardo Drigo.
Allo spettacolo di ieri sera il secondo atto ha riscosso come al solito piu successo, riconfermandosi il mio preferito. Avevo gia' visto questo spettacolo, a Napoli, al Real Teatro di San Carlo, il piu' antico teatro lirico d’Europa. Anche quella volta mancava poco al Natale.
Per approfondire il lessico italiano:
Lo Schiaccianoci torna in scena al San Carlo di Napoli.
Il Real Teatro di San Carlo e' il piu' antico teatro lirico d’Europa.
L’Opera Nazionale Lettone.
Vocabolario:
affascinare = bewitch = apburt
immergersi = immerse in = iegremdēties
compagnia = acting company = trupa
riscuotere = achieve = sasniegt
mancare = be left = trūkt
riduzione = discount = atlaide
significativo = meaningful = nozīmīgs
/ il 9 novembre /
Non solo la mamma, non solo la pizza, ma dopo poco più di due mesi a Riga tra le cose che mi mancano di più dell’Italia ci sono senza dubbio caffè e cornetto. Per gli italiani, la colazione dolce, preferibilmente al bar, è quasi un rituale sacro. D’altra parte “i l buongiorno si vede dal mattino”. Da soli o in compagnia, ogni giorno inizia con un Espresso e un prodotto di pasticceria: un cornetto, una brioche, una graffa o un bombolone … Personalmente, quando sono a casa, io preferisco caffellatte e biscotti oppure f ette biscottate con marmellata o Nutella. Qualcuno preferisce yogurt e succo di frutta.
Di recente, l’Aidepi, l’associazione delle industrie del dolce e della pasta, ha affermato che grazie all’apporto calorico fra le 290 e le 315 calorie, un mix di carboidrati, proteine e vitamine, ma non troppi lipidi, la classica colazione all’italiana risulta essere la migliore al mondo.
Qui in Lettonia, come in molti paesi europei, la colazione è prevalentemente salata: salsicce, uova strapazzate, panini di tutti i tipi. La parte che preferisco sono i blini, morbidi e gustosi: mi piacciono sia salati che dolci. Come potrete immaginare, ho qualche difficoltà a bere il caffè lungo, ma apprezzo molto il thè locale, dal gusto intenso e deciso.
La tradizione italiana, soprattutto quella napoletana, contempla la colazione salata nel periodo pasquale: affettati e uova sode, ma mai accompagnati da bevande calde e zuccherate. Da un pò di tempo vanno molto di moda i brunches: perfetti per chi come me non sa rinunciare al dolcino del mattino. Il migliore che ho provato qui a Riga: senza dubbio quello panoramico!
Per approfondire il lessico italiano:
La colazione italiana è la più equilibrata del mondo
Expo 2015: la colazione italiana è nutrizionalmente la migliore
Colazione all’italiana a Riga
Vocabolario:
il buongiorno si vede dal mattino = tipico detto italiano per indicare che la riuscita di una
giornata si vede già di prima mattina = Italian quote which implies that if something goes
wrong in the morning, everything goes wrong the whole day - teiciens, kas norāda, kā iesākas rīs, tā arī paiet visa diena.
un cornetto, una brioche, una graffa o un bombolone = prodotti di pasticceria italiani =
typical Italian breakfast desserts = tipiski itāļu brokastu deserti
fette biscottate = melba toast = grauzdēta maize
apporto calorico = calorie count = kaloriju daudzums
contemplare = to consider = apsvērt
pasquale = Easter period = Lieldienu
/ il 1 novembre /
Dalla settimana della lingua
italiana a quella della moda. È iniziata lunedì la Riga Fashion Week con un
fenomenale evento presso la Biblioteca Nazionale della Lettonia sponsorizzato
da una rinomata azienda di cosmetici.
Una settimana interamente dedicata
agli stilisti emergenti per permettere loro di mostrare le nuove collezioni
primavera/estate 2016 alla stampa locale ed internazionale. Non solo sfilate, ma anche mostre
che parlano di arte e moda e feste esclusive negli show room.
Mercoledì sono stata invitata all’evento di Natalija Jansone che si è tenuto presso i grandi magazzini Podium. Emozionata ed entusiasta ho accettato e mi sono ritrovata addirittura in prima fila, a pochi centimetri dalla passerella. La collezione che ho visto si intitola “Ponytail” ed è ispirata ai cavalli, alla loro grazia ed eleganza, nonché allo stile sofisticato dell’equitazione. Sfilano modelle dinamiche che non rinunciano allo charme aristocratico.
L’atmosfera era simile a quella di
un film alla “Sex and the City”: abiti favolosi, red carpet e rumore di flash a
ripetizione. Si è conclusa ieri la ventiduesima edizione baltica della
settimana delle sfilate di moda e posso senza dubbio affermare che è promossa a
pieni voti.
Per approfondire il lessico
italiano:
La nuova collezione
Dolce&Gabbana dipinge l’Italia sugli abiti QUI.
La Riga Fashion Week commentata su
ELLE ITALIA QUI.
Gli stilisti italiani che hanno
sfilato alla Riga Fashion Week QUI.
Vocabolario:
fenomenale = amazing = pārsteidzošs
sponsorizzato da = sponsored by = ko sponsorē
emergente = emerging = uzlecošs
stampa = press = prese
passerella = runway = mēle
equitazione = horse-riding = jāšana
a ripetizione = repetition = atkārtoti
/ il 21 ottobre 2015 /
È iniziata la settimana della lingua italiana. Un evento internazionale pieno di incontri, lezioni e convegni. Il tema di quest’anno è la musica. Perché la musica? Perché tutti la amano, perché è divertente, ci rilassa, e a volte aiuta a concentrarci. Alcuni ricercatori dicono che la musica ha anche un potere terapeutico, altri che aiuta a sviluppare le capacità cognitive. Le canzoni sono inoltre un ottimo strumento d’immersione nella cultura e nelle tradizioni italiane, perché nelle canzoni e nella musica c'è la cultura.
Lunedì sono andata al concerto inaugurale tenutosi nella Sala Grande dell’Accademia di Musica della Lettonia (Jāzepa Vītola Latvijas Mūzikas akadēmija). Alla presenza del nuovo ambasciatore italiano a Riga, il Pianista Maestro Fabio Marra ha spiegato l’evoluzione della lingua italiana nei libretti d’opera. I presenti seguivano con viva attenzione. Citando Giuseppe Verdi, Marra ha definito la lingua italiana “funzionale” all’opera poiché ricca di vocali, che permettono una maggiore apertura della bocca e quindi una maggiore espansione del canto. L’Unità d’Italia (1861) ha portato con sè una diffusione capillare sul territorio dei teatri d’opera e un conseguente aumento di spettatori, di tutte le estrazioni sociali.
In seguito alla breve “lezione”, il Soprano Angela Papale ha eseguito alcune arie famose: il pubblico era in visibilio. Al termine della sua esecuzione, tutta la platea era in piedi: il bis non ha tardato ad arrivare.
Non avrei potuto immaginare inizio migliore. Buona settimana della lingua italiana a tutti!
Per approfondire il lessico italiano:
Leggi la comunicazione ufficiale del Ministero degli Esteri italiano QUI.
Anche Scambieuropei è un grande sostenitore della Lingua Italiana nel Mondo QUI.
Italians: imparare l’italiano con le canzoni QUI.
Vocabolario:
convegno = convention =kongress, konference
terapeutico = therapeutic = ārstniecisks
cognitivo = cognitive = kognitīvs
libretto (parola alterata da libro) = libretto = librets
capillare = widespread = plaši izplatīt
estrazione sociale = origin = sociālie slāņi
essere in visibilio = to go into ecstasies = būt sajūsmā
/ il 19 ottobre 2015 /
Per le strade di Riga c’è sempre musica. Artisti di strada più o meno esperti allietano le mie passeggiate.
Nella piazza del Monumento alla Libertà c’è sempre un musicista piuttosto bravo che suona la fisarmonica: ritmi baltici e non solo attraggono turisti di tutte le nazionalità che si fermano per scattare fotografie o registrare video. Addentrandosi nella città vecchia, mi è capitato di vedere una simpatica bambina bionda che suona il flauto. Di lei possiamo apprezzare l’impegno e la buona volontà. Nella piazza del Municipio, invece, ho incontrato spesso un tenore che predilige la lirica tedesca e quella italiana. Nei pressi delle mura di cinta della città vecchia c’è una simpatica signora che suona uno strumento di cui non conosco il nome e che francamente non avevo mai visto prima. Il suo suono è delicato e ricorda quello dell’arpa celtica.
Ancora, i sottopassi accolgono spesso infreddoliti cantanti e musicisti di diverse nazionalità che il più delle volte vendono anche i loro CD.
E poi c’è lui, il mio preferito, il trombonista che suona nel parco che attraverso tutte le mattine per raggiungere l’associazione ITALII. Il suo blues è coinvolgente e riesce sempre a darmi la carica.
Anche le città italiane pullulano di artisti di strada. Siano essi mimi, giocolieri, cantastorie o musicisti, rendono le vie del centro allegre e chiassose con le loro esibizioni. Ma l’abilità maggiormente messa in scena è senza dubbio dipingere sui marciapiedi. I cosiddetti “madonnari” disegnano con i gessetti immagini sacre che sbiadiscono con la prima pioggia. Quest'antica arte è oggi protagonista di numerose manifestazioni sia in Italia che all'estero. Pittori qualificati e semplici appassionati elaborano madonne e altri temi sacri. Le loro opere sono decisamente particolari ed inusuali, anche se effimere.
Per approfondire il lessico italiano:
Michela Bogoni vince il concorso dei madonnari alla Fiera delle Grazie. Leggi di più QUI.
Julian Beever, moderno “madonnaro”. Leggi di più QUI.
Musicisti travestiti da artisti di strada. Leggi di più QUI.
Vocabolario:
addentrandosi = entering = ieejot
apprezzare = to value = novērtēt
prediligere = preferire = to prefer = dot priekšroku
infreddoliti = chilled = nosaluši
coinvolgente = fascinating = aizraujošs
dare la carica = to give a boost = uzmundrināt
pullulare = to crawl = ņudzēt
chiassose = showy = trokšņainas
sbiadiscono= fade = izgaist
effimere = short-lived = īslaicīgas
/ il 5 ottobre 2015 /
“Paese che vai usanza che trovi”. Un vecchio detto italiano recita così e
la tradizione legata ai matrimoni non è certo da meno. Passeggiando da
ormai un mesetto per le vie di Riga ho incrociato più volte cortei
nuziali e mi sono fatta un’idea sulle differenti consuetudini.
Da quello che ho potuto notare, qui le ragazze si sposano abbastanza giovani: l’età media delle donne sposate è molto più bassa rispetto all’Italia. So che anche in Lettonia è usanza che la sposa lanci il suo bouquet verso il gruppo di ragazze non sposate: colei che riuscirà a prenderlo sarà la prossima a sposarsi.
Come d’accordo con la tradizione, qui tutti gli invitati portano agli sposi un omaggio floreale, da donargli al termine della cerimonia, sia essa civile o religiosa. In Italia, al contrario, è tipico far consegnare dei fiori presso la casa della sposa.
Ho visto qualcuno festeggiare con amici e parenti con un brindisi nel parco: questa scelta sarebbe quantomeno inusuale in Italia, soprattutto a Napoli, dove i festeggiamenti per un matrimonio sono sempre in grande stile, diventando talvolta eccessivi.
Un punto di contatto tra le due tradizioni è sicuramente la durata dell’evento: tra banchetto, ballo e giochi, il ricevimento non dura mai meno di dieci ore. Ancora, sono d’obbligo durante tutta la giornata numerosi brindisi bene auguranti per la nuova coppia. Ma molto diversa è la scelta delle fedi nuziali: da noi è sempre in oro giallo e si indossa all'anulare sinistro. Di sicuro in Lettonia come in Italia le tradizioni antiche hanno subito adeguamenti contemporanei e il desiderio di tutte le coppie è organizzare una festa divertente e memorabile.
Con piacere ho conosciuto anche diverse coppie italo-lettoni che ai loro matrimoni hanno scelto di fondere le loro culture e tradizioni in un’unico grande festeggiamento.
Come d’accordo con la tradizione, qui tutti gli invitati portano agli sposi un omaggio floreale, da donargli al termine della cerimonia, sia essa civile o religiosa. In Italia, al contrario, è tipico far consegnare dei fiori presso la casa della sposa.
Ho visto qualcuno festeggiare con amici e parenti con un brindisi nel parco: questa scelta sarebbe quantomeno inusuale in Italia, soprattutto a Napoli, dove i festeggiamenti per un matrimonio sono sempre in grande stile, diventando talvolta eccessivi.
Un punto di contatto tra le due tradizioni è sicuramente la durata dell’evento: tra banchetto, ballo e giochi, il ricevimento non dura mai meno di dieci ore. Ancora, sono d’obbligo durante tutta la giornata numerosi brindisi bene auguranti per la nuova coppia. Ma molto diversa è la scelta delle fedi nuziali: da noi è sempre in oro giallo e si indossa all'anulare sinistro. Di sicuro in Lettonia come in Italia le tradizioni antiche hanno subito adeguamenti contemporanei e il desiderio di tutte le coppie è organizzare una festa divertente e memorabile.
Con piacere ho conosciuto anche diverse coppie italo-lettoni che ai loro matrimoni hanno scelto di fondere le loro culture e tradizioni in un’unico grande festeggiamento.
Per approfondire il lessico italiano:
Entra nella community delle spose italiane QUI
Sposarsi in Italia fa tendenza. QUI
Vocabolario:
Età media = average age = vidējais vecums
Brindisi = toast = tosts
Quantomeno = at least = vismaz
Inusuale = unusual = neparasts
Bene augurante = good omen = laba paraža
/ il 28 settembre 2015 /
"Sabato mattina ci sarà il Mercato Italiano a Kalnciema iela, ti va di venire?" "Sì, che bello! Ci vediamo lì." Non ero mai stata dall'altra parte del fiume e questo ha reso il tragitto in autobus molto piacevole. La zona in cui si tiene il mercato è caratterizzata da basse costruzioni in legno e ampi spazi verdi: che incantevole scoperta. Venditori italiani fianco a fianco con quelli lettoni, prodotti biologici e artigianali, sia tessili che in legno, un carosello girato a mano e tanta tanta gente. Che sorpresa vedere tra i curiosi anche uno chef famoso, Mārtiņš Rītiņš.
Qui a Riga ero già stata al mercato coperto e ne ero rimasta davvero affascinata. Pensavo fosse solo un posto per turisti, ma al contrario è un vero e proprio punto di ritrovo per gli abitanti della città che qui possono trovare prodotti locali e non solo. Mi piace girare tra gli stand e osservare i colori, sentire i profumi, assaggiare i sapori. Il mio preferito è il padiglione dei prodotti caseari perché c'è anche la sezione dei dolci.
I mercati all'aperto sono molto diffusi in Italia, soprattutto al sud dove il clima mite lo permette nella maggior parte dell'anno. Si tratta quasi sempre di mercati rionali dove è possibile acquistare di tutto, dal cibo all'abbigliamento. Alcuni vengono allestiti solo nel week end, altri tutta la settimana o in giorni specifici. Nei pressi di casa mia c'è un mercato molto grande specializzato nella vendita di abiti e scarpe dove mi piace andare la domenica mattina con le mie amiche.
Credo che la caratteristica principale dei mercati italiani, nonché la differenza fondamentale con quelli lettoni, siano le grida dei venditori. Senza confusione, non è un vero mercato italiano.
Per approfondire il lessico italiano:
Scopri quali sono i dieci mercati più belli d'Europa QUI
Pianifica il giro dei mercatini rionali a Napoli QUI
Porta Palazzo, a Torino, è il mercato all'aperto più grande d'Europa QUI
Vocabolario:
Tragitto = route = brauciens
Carosello (giostra girevole) = carousel = karuselis
Punto di ritrovo = meeting point = tikšanās vieta
Padiglione = pavilion = paviljons
Prodotti caseari = dairy foods = piena produkti
Rionale = neighbourhoods = vietējs
/ il 19 settembre 2015 /
Sabato sera, ore 20. Prendo l'autobus e sono in centro. Eh si, a Riga per uscire la sera puoi usare i mezzi pubblici fino a mezzanotte, poi per tornare prendi un taxi, tanto hanno dei costi davvero irrisori, al contrario dell'Italia.
Dai ristoranti asiatici a quelli italiani, dai pub inglesi a quelli che offrono cucina locale: se si vuole mangiare qualcosa nel centro storico c'è l'imbarazzo della scelta. Quasi tutti i locali hanno una sala all'aperto, resa confortevole da termosifoni per esterni e coperte. In alcuni ci sono gruppi che suonano dal vivo, riscaldando l'atmosfera delle serate che iniziano ad essere fredde.
Gli appassionati della vita notturna apprezzeranno senza dubbio le numerose discoteche e night club. Io, personalmente, preferisco i bar con il karaoke: in Italia ce ne sono pochissimi!
Dai ristoranti asiatici a quelli italiani, dai pub inglesi a quelli che offrono cucina locale: se si vuole mangiare qualcosa nel centro storico c'è l'imbarazzo della scelta. Quasi tutti i locali hanno una sala all'aperto, resa confortevole da termosifoni per esterni e coperte. In alcuni ci sono gruppi che suonano dal vivo, riscaldando l'atmosfera delle serate che iniziano ad essere fredde.
Gli appassionati della vita notturna apprezzeranno senza dubbio le numerose discoteche e night club. Io, personalmente, preferisco i bar con il karaoke: in Italia ce ne sono pochissimi!
Anche nella mia città natale il divertimento non manca a tutte le ore. Di solito si comincia con un aperitivo, magari sul lungomare. Per cena, la scelta è ampia sia nel centro storico sia negli altri quartieri: ristoranti etnici, trattorie italiane o ottime pizzerie.
D'estate, quasi tutti i locali attrezzano uno spazio esterno; d'inverno, tutti preferiscono rintanarsi in luoghi chiusi: dal cinema, al bowling alle sale giochi. Non mancano discoteche e bar alla moda dove ballare fino a notte fonda.
D'estate, quasi tutti i locali attrezzano uno spazio esterno; d'inverno, tutti preferiscono rintanarsi in luoghi chiusi: dal cinema, al bowling alle sale giochi. Non mancano discoteche e bar alla moda dove ballare fino a notte fonda.
Una cosa è sicura: non si torna a casa senza aver fatto tappa in una delle cornetterie aperte tutta la notte.
Per approfondire il lessico italiano:
Scopri quali sono le 10 città con la migliore vita notturna al mondo QUI
Dove andare a Napoli di sera QUI
Vita notturna e locali alla moda per la tua estate italiana QUI
Vocabolario:
Mezzi pubblici = Public Transport = sabiedriskais transports
Costo irrisorio = low price = smieklīgi zema cena
L'imbarazzo della scelta = a wealth of choices = plaša izvēle
Termosifone = radiator = sildītāji
Città natale = where I was born = dzimtā pilsēta
Rintanarsi = shut yourself up = ielīst (siltumā)
Notte fonda = late at night = dziļa nakts
Fare tappa = stop over at = apstāties
Cornetteria = where you can eat delicious “cornetti” and other sweets all night long = vieta, kur tirgo garšīgus "kruasānus" un citus gardumus, arī naktī.
/ l'11 settembre 2015 /
Tardo pomeriggio, la temperatura è scesa rispetto alla scorsa settimana. La piazza antistante il Monumento alla Libertà è gremita, raccolta in un unico coro: "Lat-vi-ja". Giovani e meno giovani, maschi e femmine con bandiere, magliette e visi dipinti seguono con fervore lo sport nazionale: il basket.
Si sa, lo sport unisce le persone ed è bello vedere riuniti nello stesso luogo tifosi lettoni e non solo parteggiare per la propria squadra nel rispetto reciproco. In piazza sono stati installati due maxischermi per godere al meglio delle partite, trasmesse in diretta, con commentatori e musica live. Anche l'inno nazionale è cantato dal vivo con gioiosa partecipazione dei presenti. Non mancano stand dove acquistare gadget o qualcosa da stuzzicare e un'area relax dove fare le foto con i giocatori.
La pallacanestro è lo sport nazionale nonché più popolare in Lettonia. Per gli Europei di Basket 2015, Riga è tra le sedi del girone iniziale e gli abitanti della città seguono la Latvijas basketbola izlase (la nazionale di pallacanestro della Lettonia) tra sorrisi e lacrime. L'emozione è palpabile e questo mi riporta un po' a casa. Allo stesso modo in Italia le piazze si riempiono di persone quando a giocare è sì la nazionale, ma di un altro sport: il calcio. Da noi, il basket non ha molto séguito ed è il "gioco del pallone" a farla da padrone. Il campionato interno è molto seguìto e la competizione è alle stelle. I tifosi sono quasi esclusivamente maschi di tutte le età.
È stato davvero divertente gioire in piazza per la vittoria contro l'Estonia, così come dispiacersi per la sconfitta subita dalla Lituania. Ma ora che la Lettonia è agli ottavi di finale, così come l'Italia, per chi tiferò?
Per approfondire il lessico italiano:
Segui la nazionale di calcio italiana: gli Azzurri QUI
La storia del calcio QUI
L’Italia sconfitta dalla Serbia, passa agli ottavi di finale grazie alla vittoria contro la Germania QUI
Vocabolario:
antistante = opposite =tāds, kas atrodas iepretī
gremita = overcrowded = pārpildīts
fervore / entusiasmo = fervour / passion = degsme, aizrautība
parteggiare / tifare = support = fanot
stuzzicare = have a snack = uzkost
avere séguito / essere seguìto = have followers = būt sekotājiem
farla da padrone = rule the roost = spēlēt galveno lomu
essere alle stelle = hit the roof = būt ļoti populāram
/ il 5 settembre 2015 /
Fine agosto. Un venticello piacevole, un sole ancora caldo. Costeggiando il centro storico di Riga, passeggiando nel parco Bastejkalns, non puoi fare a meno di notare i chioschetti che vendono fiori: gerbere, dalie, lilium, rose di tutti i colori. Quasi ad ogni angolo ce n’e' uno. La prima cosa che salta all’occhio e' il loro prezzo: costano davvero poco rispetto all’Italia e si possono acquistare in piccole quantita' o creare composizioni con fiori diversi in vasi colorati.
Un giro al Mercato Centrale tra mille bancarelle variopinte: fiori, fiori ovunque.
In una capitale del Nord Europa, con le sue gelide temperature, non ti aspetteresti di trovare aiuole fiorite ovunque, sempre curate e pulite. E’ davvero bello vedere una citta' colorata da mille fiori, con parchi pubblici sempre aperti e ordinati.
Per approfondire il lessico italiano:
Nella tradizione italiana ogni fiore ha un significato. Scopri il linguaggio dei fiori QUI
Consigli per regalare il fiore giusto QUI
Di conseguenza, non e' raro incontrare persone che portano fiori: uomini, donne, di tutte le eta'. In Italia si regalano per lo piu' in occasioni speciali e da tradizione ogni fiore ha un significato.
Il primo settembre e' il giorno in cui in Lettonia inizia la scuola: decine di bambini, ma anche ragazzi, vestiti di tutto punto hanno colorato la citta' portando in dono fiori ai loro docenti. Una signora in autobus mi ha raccontato che “Zinību diena” (il giorno degli studi) e' un giorno di festa in tutto il paese, in cui e' buon augurio portare ai propri insegnanti un omaggio floreale. In Italia non c’e' quest’abitudine. In passato, c’era la tradizione di portare in dono alla maestra una mela, ma oggi si e' persa questa consuetudine.
In una capitale del Nord Europa, con le sue gelide temperature, non ti aspetteresti di trovare aiuole fiorite ovunque, sempre curate e pulite. E’ davvero bello vedere una citta' colorata da mille fiori, con parchi pubblici sempre aperti e ordinati.
Per approfondire il lessico italiano:
Nella tradizione italiana ogni fiore ha un significato. Scopri il linguaggio dei fiori QUI
Consigli per regalare il fiore giusto QUI
bancarella = stall = lete
docente/insegnante (si possono usare per chi insegna in tutti i livelli) = teacher/professor = pasniedzējs/a, skolotājs/a
maestra (solo per chi insegna alle scuole elementari) = teacher = skolotāja (sākumskolā), audzinātāja (bērnudārzā)
abitudine/consuetudine = habit = ieradums
tradizione = tradition = tradīcija
gelido = freezing =ledains, auksts
aiuola = flowerbed = dobe
/ il 24 agosto 2015 /
Viaggiare per conoscere e imparare, per lavoro o per studio, per inseguire un sogno. Io, un’italiana a Riga, ho intrapreso questo viaggio per passione.
Fin da piccola ho dimostrato una naturale propensione allo studio delle lingue straniere, una predilezione per le culture diverse dalla mia, e, dagli anni dell’Università, un interesse marcato per i paesi dell’Est Europa.
Da una grande città del sud dell’Italia alla capitale della Lettonia: cosa avranno in comune? Lo scopriremo durante la mia permanenza attraverso racconti e resoconti. Inoltre, vi segnalerò sempre spunti per approfondire la conoscenza della lingua italiana.
Buon viaggio!
Maria Chiara Barsanti